1915 - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 1915


Apre il macello comunale
La Grande Guerra interrompe la Belle époque casalecchiese

29 agosto – A favore delle famiglie dei richiamati casalecchiesi viene realizzato un grande spettacolo di beneficenza all’Albergo Reno, ideato e diretto dal commediografo bolognese Alfredo Testoni


Apre il macello comunale

All’inizio del novecento Casalecchio conta diverse fabbriche, alcune anche di grandi dimensioni, ma è ancora un paese a vocazione agricola e numerosi sono sia gli animali da traino per i lavori nei campi sia da allevamento.

Conseguentemente il primo Piano Regolatore aveva previsto l’edificazione di un Macello Comunale, così come stavano attuando la maggior parte dei Comuni della Provincia bolognese. La zona prescelta per la sua realizzazione è quella della Cirenaica, nell’attuale via Andrea Costa, prima strada a sinistra di via Canale, accanto alle grandi vasche dello stabilimento ittiogenico di Biagi.

Il Macello Comunale è inaugurato nel 1915 e subito si dimostra una struttura fondamentale per la zootecnia ed il commercio locale, in grado di assicurare ai consumatori carni macellate con ogni garanzia sanitaria. Al macello è annesso l'ambulatorio del veterinario condotto, che svolge funzioni di profilassi e di controllo per i piccoli allevamenti domestici, principalmente conigli, galline e pecore ed all'occorrenza cura anche gli animali da compagnia.


Bibliografia ed approfondimenti

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi , Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

Famiglia, economia e società : cambiamenti demografici e trasformazioni della vita a Casalecchio di Reno, 1861-1921 / David I. Kertzer, Dennis P. Hogan, Massimo Marcolin Bologna : Il mulino, \1991

Lunario casalecchiese anno 2009; 1995-. - [S. l. : s. n., 1995]- (Crespellano : Delta grafiche [poi] Savignano sul Panaro : Tipolitografia  

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

 

Macello comunale Cirenaica
Macello comunale Cirenaica (Archivio fotogr.Bibl.C.Pavese)


La Grande Guerra interrompe la Belle époque casalecchiese

La Grande Guerra, iniziata il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia, vede nel corso dei mesi un’irrimediabile acuirsi della crisi e la progressiva mobilitazione delle potenze europee. Questa è cagionata dal sistema di alleanze fra gli Stati che, fin dalla fine dell’ottocento, la politica europea ha diplomaticamente tessuto, e di conseguenza coinvolge il mondo intero per il sistema di colonie e possedimenti delle potenze del vecchio continente.

L’Italia, sfruttando una clausola del Trattato della Triplice Alleanza, non entra subito nel conflitto e si pone in uno stato di neutralità, attendendo ulteriori sviluppi della situazione.
Alla mezzanotte del 4 agosto 1914 sono cinque le potenze entrate in guerra (Austria-Ungheria, Germania, Russia, Regno Unito e Francia), ciascuna convinta di poter battere gli avversari in pochi mesi: è opinione diffusa che la guerra finirà a Natale, o tuttalpiù a Pasqua del 1915. In Italia si accende lo scontro tra neutralisti ed interventisti che, in molte occasioni, sfocia in episodi violenti. Ognuna delle parti è comunque divisa: si va dalla consapevolezza di una debolezza militare ed organizzativa, a motivazioni di opportunità strategica e di lotta di classe o convincimenti religioso-politici da una parte e dall’altra dall’irredentismo per compiere, finalmente, l’unificazione italiana al sogno di realizzare la rivoluzione comunista oppure un modo per dare potenza alla nazione o per motivi prettamente economici legati alla produzione di armi e dell’industria pesante.  

Alla fine del 1914 il ministro degli esteri Sidney Sonnino avvia contatti con entrambe le coalizioni in guerra per ottenere i maggiori compensi possibili ed il 26 aprile 1915 conclude le trattative segrete con la Triplice Intesa mediante la firma del patto di Londra, con il quale l'Italia si impegna ad entrare in guerra entro un mese. Il 3 maggio successivo è rotta la Triplice alleanza ed  avviata la mobilitazione, il 23 maggio è dichiarata guerra all'Austria-Ungheria ed il 27 agosto 1916 alla Germania. Purtroppo quella guerra, ipotizzata come veloce e quasi indolore, sarà lunga e tragica, drammatica per la maggior parte delle famiglie, e dalle fatali conseguenze per molti anni a venire.

Bologna viene immediatamente dichiarata "zona di guerra", prima grande retrovia del fronte. Casalecchio, partecipa massicciamente alle operazioni belliche: luogo di passaggio per le truppe mobilitate e per lo smistamento dei rifornimenti diretti al fronte che transitano sulla ferrovia Porrettana, sede di importanti servizi di supporto al conflitto, la caserma della Bastia diventa convalescenziario militare, in molti casi vi è una riconversione della produzione industriale per esigenze belliche, luogo di accoglimento per prigionieri prima e profughi dopo Caporetto senza dimenticare il doloroso tributo in vite umane che molte famiglie casalecchiesi dovranno subire.              
 

Bibliografia ed approfondimenti: 

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi , Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

Famiglia, economia e società : cambiamenti demografici e trasformazioni della vita a Casalecchio di Reno, 1861-1921 / David I. Kertzer, Dennis P. Hogan, Massimo Marcolin Bologna : Il mulino, \1991

GrandeguERra : l'Emilia-Romagna tra fronte e retrovia / a cura di Mirco Carrattieri ... [et al.] Bologna : Bradypus : Regione-Emilia-Romagna Assemblea legislativa, 2014

La grande retrovia in territorio nemico : Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918) / Fabio Degli Esposti Milano : Unicopli, 2017


   
La Bastia, convalescenziario militare
La Bastia, convalescenziario militare (Archivio fotogr.Bibl.C.Pavese)


29 agosto – A favore delle famiglie dei richiamati casalecchiesi viene realizzato un grande spettacolo di beneficenza all’Albergo Reno, ideato e diretto dal commediografo bolognese Alfredo Testoni.

All’inizio del novecento Alfredo Testoni (1856-1931) ha ormai abbandonato l’attività giornalistica, gratificato da un’entusiasta critica  alle sue opere è già un autore affermato ed apprezzato: compone versi, scrive saggi teatrali e si impone sulla scena teatrale come insuperabile commediografo per testi in italiano e dialetto bolognese di grande popolarità. Raggiunge la consacrazione nel 1905 con la commedia Il Cardinale Lambertini che, interpretato dall’amico Ermete Zacconi, riscuote un grande successo di pubblico ed un enorme numero di repliche. 
In quegli anni Alfredo Testoni è già innamorato di Casalecchio, vi trascorre le estati, vi frequenta gli alberghi ed i ristoranti con la migliore società del paese, ma apprezzando anche la giovialità dei cittadini e conversando amabilmente con tutti. Decide quindi di venirci ad abitare con l’amata moglie Cesira, acquistando Villa Lubbia, collocata sotto la proprietà Marescalchi, immersa in una rigogliosa vegetazione ed in una posizione incantevole, con davanti un grande prato recintato da una balaustra, quasi a formare un balcone aperto sul bel panorama della valle del Reno. A Casalecchio i coniugi Testoni vi rimangono per nove anni, dal 1910 al 1919, ricevendo amici, artisti, colleghi, attori ed interpreti delle sue commedie; è un periodo fecondo per Testoni che sfocia nella stesura di 19 commedie ed atti unici in italiano e 7 opere in dialetto. Purtroppo questo sereno periodo è interrotto dalla Grande Guerra che irrompe nella vita di Casalecchio e dei Testoni in tutta la sua drammatica evidenza: uomini al fronte, difficoltà economiche per le famiglie, spesso numerose, lutti ed un clima di quotidiana angoscia. Testoni ritiene che i piacevoli anni trascorsi nella cittadina sul Reno meritino un gesto di gratitudine e decide di realizzare due opere che si rileveranno davvero memorabili. Appronta quindi due rappresentazioni teatrali di beneficenza, sostenute e promosse dal "Comitato di Soccorso per le famiglie dei richiamati" ed eseguite nel parco dell’Albergo Reno, gentilmente concesso dal proprietario Vincenzo Godicini.

La prima è una fantasia patriottica dal titolo "In alto! I bimbi d'Italia son tutti balilla (chiamata anche In alto! I bimbi d'Italia si chiaman balilla)" eseguita domenica 29 agosto 1915, alla cui messa in scena partecipano ben 300 bambini, molti casalecchiesi, ed il baritono Riccardo Stracciari sotto la direzione musicale dei Maestri Ugo Dallanoce ed Ettore Martinelli. La seconda nel settembre del 1916, è ancora una fantasia allegorica e patriottica con molti giovani interpreti del paese, intitolata "Cenerentola", in cui Testoni dirige anche il coro.  La risonanza del primo spettacolo, anche sui quotidiani, è tale che della rappresentazione Testoni realizza un film muto, finanziato dalla neonata Felsina Film e girato dall’operatore Romeo Waschke in soli 15 giorni (18 settembre-3 ottobre del 1915) tra Villa Gregorini, Villa Talon ed il greto del fiume Reno. Il 15 ottobre si svolge al Fulgor, il cinematografo collegato alla Felsina Film, una prima proiezione alla presenza di alcuni invitati, mentre il film viene mostrato al pubblico nel medesimo cinematografo il 3 dicembre, ottenendo, tuttavia, un tiepido riscontro.                                                 

Bibliografia ed approfondimenti

Alfredo Testoni e il cinema muto italiano / Elena Nepoti ; [presentazione di Michele Canosa] Bologna : Persiani, 2019

Alfredo Testoni : la vita, le opere, la citta / Franco Cristofori ; realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti Bologna : Alfa, 1981

Alfredo Testoni : sotto i portici e dietro le quinte / a cura di Davide Amadei e Vittoria Coen Bologna : Minerva, [2003]

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi , Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

Casalecchio di Reno: percorsi e immagini della sua civilta / Dalmonte Polvani Annamaria Bologna : Ponte Nuovo, 1986

Casalecchio di Reno. Una città, la sua storia, la sua anima, a cura di Pier Luigi Chierici, Marco e Angelo Stadiotti, Carnate, Telesio, 2003

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996  

 

Cartolina parlante con aforisma prestampato di Alfredo Testoni
Cartolina parlante ediz. Formiggini-Roma, con aforisma prestampato di Alfredo Testoni
(Archivio fotogr. Bibl.C.Pavese)

Villa Lubbia
Villa Lubbia (in Alfredo Testoni: la vita, le opere, la citta, op.cit. in bibliografia)

Locandina di "In alto! I bimbi d'Italia son tutti balilla"
Locandina di "In alto! I bimbi d'Italia son tutti balilla" (Archivio fotogr. Bibl.C.Pavese)

Locandina di "In alto! I bimbi d'Italia son tutti balilla"
La rappresentazione di "In alto! I bimbi d'Italia son tutti balilla" (Archivio fotogr. Bibl.C.Pavese)

La rappresentazione di "Cenerentola"
La rappresentazione di "Cenerentola", cartolina edita dal "Comitato di soccorso per le famiglie dei militari richiamati" (Archivio fotogr. Bibl.C.Pavese)
 

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