1894 - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 1894


25 febbraio - Con una grande bandiga si festeggia la conclusione dei lavori per il ripristino della Chiusa

Dopo la rotta dell'ottobre precedente, i lavori principali alla Chiusa si sarebbero conclusi il 2 marzo, per poi terminare completamente nel 1895, tuttavia già prima del 2 marzo si rende necessaria la bandiga, il grande pranzo offerto alle maestranze che tradizionalmente conclude l'opera già finita, ed il motivo va ricercato nei mesi precedenti.

Nel dicembre 1893, quando si sparge la voce di un imminente inizio dei lavori, i braccianti di Casalecchio si illudono di aver trovato un lavoro continuativo per molti anni. I progettisti hanno invece la necessità di concludere le opere prioritarie nel più breve tempo possibile considerato il ruolo strategico della Chiusa e del Canale di Reno per l'economia bolognese: prevedono di utilizzare almeno 700 operai generici, ben più di quelli che può offrire Casalecchio. A quel punto si riversano a  Casalecchio diverse centinaia di disoccupati, provenienti anche da paesi lontani, in cerca di assunzione. L'accoglienza non è ovviamente delle migliori, vi sono disordini ed in alcuni casi devono intervenire anche i Carabinieri, poi i lavori iniziano con la partecipazione di locali e forestieri, ma il "clima" rimane molto teso. Dopo un mese i progettisti decidono di anticipare la bandiga per provare a rasserenare gli animi.

Non essendoci alcun locale così grande da ospitare una tale quantità di gente viene scelto ed attrezzato il campo di proprietà Sampieri-Talon sulla sinistra della Chiusa, da dove si era tolta la terra per rialzare gli argini. Il compito di dar da mangiare agli oltre 700 commensali, fra autorità, tecnici e maestranze, viene affidato a Ferdinando Pedretti, uomo intraprendente che dal niente aveva creato il buffet davanti alla stazione del tram. Sul posto sono impostati 14 fornelli interrati per altrettanti pentoloni in cui cuocere la pasta, mentre altri fuochi servono per fare il ragù e scaldare la carne, poi vengono portati in gran quantità tavoloni e panche di legno. Il menù di base è costituito da maccheroni al ragù e stracotto di carne e manzo: vengono consumati 334 kg di maccheroni, 280 kg di carne, 270 kg di pane, 750 porzioni di formaggio e ben 400 fiaschi di vino. Nell'occasione l'Avvocato Bacchelli, Presidente della Provincia, illustra l'importanza dei lavori effettuati ringraziando i presenti per l'opera prestata ed infine si esibisce la neonata Società Corale di Casalecchio. L'imponenza del pranzo fa tanto scalpore che anche i principali giornali italiani riportano la notizia.

Le aspettative non vengono deluse perché il pranzo segna la pace sociale fra i lavoratori e dopo quel giorno il cantiere prosegue in un clima più sereno ed accomodante per buona pace degli operai e dei progettisti.


Bibliografia ed approfondimenti

Casalecchio di Reno. Una città, la sua storia, la sua anima, a cura di Pier Luigi Chierici, Marco e Angelo Stadiotti, Carnate, Telesio, 2003

Guida alla visita della Chiusa di Casalecchio ed al primo tratto del Canale di Reno / Pier Luigi Chierici, Casalecchio di Reno : [realizzazione editoriale a cura di] Casalecchio Insieme Onlus, stampa 2011

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli, Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996


La Bandiga, la preparazione del pranzo (Foto Alessandro Cassarini in Fondo Belluzzi presso il Museo del Risorgimento di Bologna)

La Bandiga, la preparazione del pranzo (Foto Alessandro Cassarini in Fondo Belluzzi presso il Museo del Risorgimento di Bologna) 


La Bandiga, il pranzo (Foto Alessandro Cassarini in Fondo Belluzzi presso il Museo del Risorgimento di Bologna)

La Bandiga, il pranzo (Foto Alessandro Cassarini in Fondo Belluzzi presso il Museo del Risorgimento di Bologna)

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