2012 - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 2012


28 aprile 2012 - Ci lascia Giorgio Consolini… una voce per due Comuni

Giorgio Consolini nasce il 28 agosto 1920 a Bologna, nel quartiere Santa Viola, ma a dieci anni si trasferisce con la famiglia alla Croce di Casalecchio, in località Luna, nei pressi dei cantieri dove il padre lavora come muratore. Lascia presto gli studi e si impiega come garzone in vari settori commerciali, ma la passione del padre per il bel canto, che esercita nella famosa corale Euridice, comporta che in casa si parli spesso di opera e canzoni. Lo scopritore di Giorgio è un amico di famiglia, il tenore Sergio Castagnari, che lo convince a dedicare maggiore attenzione al canto, pur non frequentando studi appropriati. Si inserisce, quindi, in una delle tante compagnie che, negli anni fra le due guerre, allietano gli avventori di bar ed osterie, fra le quali l’Osteria di via della Bastia, frequentata dai militari dell’omonima caserma che mostrano di apprezzare la bella voce di quel giovane cantante. Dall’osteria alla celebrità nel quartiere il passo è breve e diventa leader di un’improvvisata formazione musicale che sempre più spesso è chiamata ad esibirsi anche in locali di provincia e della costa romagnola. Poi sopraggiunge la guerra ed il servizio militare a Rovigo dove si esibisce in improvvisate feste organizzate nei battaglioni e negli ospedali da campo per alzare il morale dei feriti ed ai concerti della GIL di Rovigo comincia a guadagnare con regolarità piccole cifre che gli sono molto utili. Dopo l’8 settembre 1943 torna a casa, riprende l’attività di muratore col padre per evitare che le forze di occupazione tedesche lo mandino a lavorare in Germania. Finalmente la guerra finisce, a Bologna si respira un’aria nuova, di rinascita, di voglia di divertirsi e di stare insieme. Anche il mondo dello spettacolo gode di questa spinta propulsiva e la musica, che sotto le Due Torri ha tradizioni secolari, ne trae particolare vitalità. Le sale da ballo sono i luoghi centrali dello svago festivo e trampolino di lancio per nuovi talenti e proprio da una di queste e da un’audizione col Maestro Gino Bussoli che Giorgio spicca il volo verso l’affermata radio, la nascente televisione e le case discografiche che iniziano a produrre dischi a ritmi industriali. Bussoli convince Giorgio a dedicarsi con maggior attenzione al canto e di perfezionarsi per puntare ad uno sbocco professionale nel mondo dello spettacolo. Superando non poche difficoltà, il salto “professionale” da Bologna a Milano risulta particolarmente gravoso, in pochi anni Giorgio si afferma come una delle voci melodiche più limpide e riconoscibili del panorama nazionale.

Entra nella storia della canzone italiana per essere il primo interprete di "Luna rossa", da lui presentata alla Piedigrotta del 1950 e divenuta poi un grande successo di Claudio Villa. Numerose sono anche le sue partecipazioni al Festival di Sanremo dove nel 1953 partecipa con ben cinque canzoni e conquista il terzo posto cantando con Gino Latilla "Vecchio scarpone", e nel 1954, ancora con la modalità della doppia interpretazione con l’amico Gino Latilla, trionfa con "Tutte le mamme". L’edizione del 1954 è la prima trasmessa in diretta televisiva dalla neonata RAI. Nel 1957 alla manifestazione sanremese, in coppia con Claudio Villa, presenta i brani "Cancello tra le rose" e "Usignolo" e vince la serata degli Autori Indipendenti con Ondamarina. La sua notorietà viene anche attestata dall’appellativo “Giorgio Consolini, il bolognese”, con cui viene simpaticamente contrapposto a Luciano Tajoli, il milanese, Narciso Parigi, il fiorentino ed il romano Claudio Villa. Nel 1958 viene premiato a Nizza col Primo Disco d’oro e Oscar della popolarità internazionale insieme ad Edith Piaf, Frank Sinatra e Charles Trenet. Continua ad incidere ancora per gli anni sessanta e settanta, poi si intensificano le esibizioni insieme agli amici di sempre Gino Latilla, Nilla Pizzi e Carla Boni. Nella sua lunghissima carriera Consolini compie tournée in tutti i continenti, con centinaia di concerti, destinati soprattutto alle comunità dei nostri connazionali all’estero, ovunque accolti con applausi ed ovazioni. Nel 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro lo nomina Grand’Ufficiale della Repubblica ed anche la sua Bologna giustamente lo onora attribuendogli il 12 maggio 2001 la Turrita d’argento. Negli anni più recenti, ormai ritiratosi a vita privata, ma ancora pieno di entusiasmo e di voglia di cantare, non manca mai di presenziare alla Sagra di Riale, frazione in cui si è trasferito da diversi anni e “storicamente” divisa fra i Comuni di Casalecchio di Reno e Zola Predosa. Giorgio Consolini muore a 91 anni il 28 aprile 2012, ultimo a lasciarci dei grandi interpreti delle prima stagione del Festival di Sanremo.

Nel 2020, in occasione del centenario della nascita, le amministrazioni comunali di Casalecchio di Reno e Zola Predosa ne onorano la memoria intitolandogli la nuova pista ciclabile fra Riale e Ceretolo, all’inizio della quale, l’11 settembre 2020, viene scoperta una targa, meritato riconoscimento al grande cantante bolognese.

Bibliografia ed approfondimenti

Bologna canta: le voci, i musicisti, le sale da ballo / Adriano Bacchi Lazzari e Giuliano Musi, Argelato (Bo) : Minerva, 2012
Festival: l'Italia di Sanremo / Carlo Maria Lomartire, Milano : Mondadori, 2012
Giorgio Consolini. Il cantante delle serenate / Adriano Bacchi Lazzari, Bologna, Minerva, 2017
Gente di Casalecchio / Carlo Venturi Bologna : Compositori, c2004

Internet

Giorgio Consolini - Wikipedia    

 


Il 30 gennaio 1954 Giorgio Consolini trionfa a Sanremo cantando Tutte le mamme (Archivio Famiglia Consolini)


11 settembre 2020 intitolazione della pista ciclabile a Giorgio Consolini (Archivio Famiglia Consolini)

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