Eccidio del Cavalcavia - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Eccidio del cavalcavia


 

Casalecchio di Reno - 10 ottobre 1944 - L’Eccidio del Cavalcavia

L’episodio del Cavalcavia si inserisce nel contesto della guerra d’occupazione condotta dai nazisti in Italia nella quale erano stati emanati ordini molto precisi e violenti contro le “bande” armate dei ribelli e contro tutti i civili che li avessero appoggiati.
La 63^ Brigata  Bolero Garibaldi, al comando di Corrado Masetti “Bolero”, operava nella zona tra Monte Capra e Monte San Pietro, alle spalle della Linea Gotica.
L’8 ottobre la Brigata, forte di 150 uomini divisi in varie basi in località Rasiglio, subì un pesante rastrellamento da parte di una divisione di SS. La battaglia più importante avvenne in località Cavallazzo. Dopo diverse ore di combattimento con armi leggere, un certo numero di partigiani riuscì a rompere l’accerchiamento e a porsi in salvo verso i boschi di Brasa. Rimasero sul campo una dozzina di morti, mentre alcuni feriti furono nascosti e curati a Cà di Chiuzzo.
Il 9 ottobre 3 civili che avevano fornito aiuto ai partigiani vennero fucilati sul posto.
Altri 13 partigiani fatti prigionieri furono trucidati il 10 ottobre a Casalecchio di Reno.

Al termine dei numerosi scontri che la 63a Brigata Bolero Garibaldi sostenne contro i tedeschi a Rasiglio (Sasso Marconi) e nella valle dell'Olivetta - tra l’8 e il 9 ottobre 1944 - 13 partigiani furono catturati. Furono portati prima a Monte San Pietro e quindi a Casalecchio di Reno.
Il 10 ottobre furono legati con filo spinato al cancello di una villa e agli alberi nei pressi del ponte della ferrovia, nell'attuale Via dei Martiri. I tedeschi spararono loro alle gambe e li lasciarono morire tra inaudite sofferenze. Tutti erano stati torturati in precedenza.
I morti furono  cinque italiani, Giacomo Dall'Oca, Mauro Emeri, Ubaldo Musolesi, Alberto Raimondi, Gino Zacchini; 3 partigiani sovietici, Andrevic Marussa Filip, Misca o Miscia, Vassiliev o Wassiliev; uno studente in medicina nato in Costarica, Carlo Martinez Collado e quattro rimasti ignoti. Al Cavalcavia la sepoltura dei cadaveri avvenne per opera di don Carlo Marzocchi.
Ma le vittime complessive legate a quei giorni furono venti in quanto vennero coinvolti civili di Casalecchio di Reno. L’8 ottobre in uno scontro, furono uccisi due militari tedeschi. La morte dei militari portò all’uccisione nello stesso giorno del farmacista di Casalecchio, Clemente Cocchi. Sempre nei pressi del Cavalcavia nello stesso giorno vennero uccisi Celso Nascè di 71 anni abitante a Ceretolo  e Giuseppe Rossi di 44 anni, in prossimità della via Bazzanese