Parco Rodari

Il Parco Rodari, dopo il Parco della Chiusa, risulta essere una delle aree verdi più frequentate della città. La sua posizione, baricentrica rispetto al centro cittadino, consente il collegamento ciclopedonale tra i Quartieri con più densità abitativa (Quartieri Calzavecchio, Centro e Meridiana), grazie ad una fitta rete di percorsi interni ed esterni al parco. Ha una superficie di 62.000 mq. ed è dotato di illuminazione, panchine, cestini e spazi destinati ad attività polivalenti. Sono presenti anche un chiosco gelati, un’ampia area giochi per bambini e, dal 2005 un’area sgambamento cani.
Nel 2016 all'interno del parco, il gruppo Nordic è Salute delle Polisportiva Masi, grazie al contributo di Susan G. Komen Onlus, ha realizzato il percorso Circuito di prova e allenamento a velocità ottimale, lungo 1 Km.

Vegetazione e storia
Dal punto di vista naturalistico, quasi la metà della sua superficie è sistemata a prato, mentre nelle rimanenti aree sono stati piantumati più di 4000 tra alberi, arbusti e cespugli. Conosciuto in origine come Il Fagiolone per la sua forma caratteristica, il Parco Rodari prende origine dalle Opere di Urbanizzazione secondaria attuate dalla Società Galotti S.p.a. per il Comparto Meridiana.
E' stato inaugurato nel mese di giugno del 1994, con una superficie iniziale di 65.000 mq.
Dal 2010 la superficie del parco è diventata di circa 62.000 mq, poiché lungo il suo perimetro nord-est, in prossimità del piazzale Toti, oggi Piazzale Levi-Montalcini, è stata costruita la Casa della Salute.