Parco Jacopo della Quercia - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Parco Jacopo della Quercia


Il Parco Jacopo della Quercia si trova al confine con il Comune di Bologna, in zona collinare, ha una estensione di circa 8.000 mq e vi si accede da 2 ingressi: uno sito all'incrocio tra via Anna Frank e via Malavasi e uno su via Malavasi. È interamente recintato ma è sempre accessibile a piedi. Per quanto riguarda gli arredi, all'interno del parco si trovano 10 panchine e 6 cestini.

Vegetazione
Dal punto di vista naturalistico, l'area è strutturata per il 35% a prato, per il 25% ad arbusti, a cui si aggiunge una presenza significativa di alberi.  Tra i 62 alberi censiti, l'81% sono sempreverdi e tra essi la specie dominante è Cupressus sempervirens (dati censimento 2007*). 
Solo il 18% delle specie censite è caducifoglia, e di queste il 92% è autoctono, mentre le specie sempreverdi sono tutte alloctone, cioè non di origine locale. L'albero più maestoso del Parco ha una circonferenza di 270 centimetri ed è un Cupressus sempervirens (censito con il numero 1153).

*Con il censimento degli alberi, sono stati individuati e censiti gli alberi con diametro di almeno 20 centimetri all'altezza di 1,30 metri dal suolo, e per ognuno è stata individuata la specie. Il numero complessivo degli alberi censiti sul territorio (escluso il Parco della Chiusa) nel 2007 è stato di 3600.

Storia
Il fatto che le piante più maestose del Parco siano sempreverdi non autoctone mette in evidenza l'origine di questo parco. Fu infatti parco privato di pertinenza di una villa costruita alla fine del 1700 - Villa Paolina, come casino di campagna. Poi passò di mano in mano fino al 1934, quando la proprietà fu acquistata dalla famiglia di Luigi Federzoni, divenendo nota come Villa Federzoni - Cà del Bosco. Infine, dagli anni '80 del secolo scorso, il parco della villa divenne in buona parte di proprietà comunale e fu adibito a Parco Pubblico.

Area Cani in Libertà e progetto Buon Cinocittadino
Il parco è stato scelto per l'avvio del progetto sperimentale di Buon Cinocittadino, a cui è dedicata l'area Cani in Libertà. Infatti dal 2010 è possibile incontrarvi cani che passeggiano, con i proprietari, senza guinzaglio né museruola.
Il Buon Cinocittadino è il cane che, assieme al proprietario, ha seguito un corso di educazione cinofila di almeno dieci lezioni, e ha superato un esame di buona condotta ottenendo il patentino del Buon Cinocittadino. Il conseguimento del patentino vuole dare una sicurezza a tutti coloro che frequentano il parco: il conduttore ha dimostrato di avere un ottimo controllo del proprio cane e una buona gestione e conoscenza del suo carattere e delle sue esigenze etologiche, così da garantire un'armonica convivenza fra tutti i frequentatori del parco, umani e a quattrozampe.

L'iniziativa è volta migliorare il benessere dei cani e il rapporto uomo-cane e vuole rispondere alle esigenze della cittadinanza di avere un'area in cui far correre e divertire il proprio animale in tutta sicurezza.
All'interno dell'area Cani in Libertà i conduttori devono attenersi a determinate regole e tenere un comportamento corretto, nel rispetto degli altri frequentatori del parco e degli animali stessi.
Regole dell'area Cani in Libertà

Revoca del patentino
Il patentino può essere revocato dagli organi di controllo nei seguenti casi:
* mancata raccolta delle deiezioni (eccetto in caso di profusa dissenteria)
* aggressione da parte del cane di persone o altri cani
* mancata osservanza delle regole dell'area.
I possessori del patentino che si rendano protagonisti di questi comportamenti sono passibili anche delle sanzioni amministrative previste.
 

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