Eccidio - Il processo - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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I responsabili

Furono uomini del 16° reparto carristi della 16^ divisione SS Reichfurer – comandati dal capitano delle SS Karl Manfred Schmidt, nato a Glachau il 22 ottobre 1912. Capitano delle SS. Dal 1932 prestò servizio nell’Arbeitdienst e poi nelle SA e dal 1934 nelle SS. Iscritto al partito nazionalsocialista dal 1937. Fece parte dei reparti SS-TotenKopf, del corpo di guardia del campo di concentramento di Sachsenahusen e del reparto carristi della divisione Sleibstandarte Adolf Hitler; infine passò ai carristi dalla 16° SS Reichfurer – SS. Schmidt fu impiegato sul fronte italiano a partire dal giugno – luglio 1944 in Toscana; il suo reparto risalì la Penisola verso Bologna con il resto della divisione fino a dislocarsi nell’area attorno a Casalecchio di Reno. Schmidt comandò il 16° reparto carristi della divisione dal 9 settembre 1944 al 12 ottobre 1944. Da questa data risulta disperso. Fu catturato dagli statunitensi nella zona di Vado (BO) quando con un’auto stava andando verso il fronte e l’autista sbagliò strada attraversando le linee e trovandosi nel campo avversario. Schmidt fu arrestato e interrogato dagli alleati; fu recluso per un periodo nel campo di prigionia di Afragola (NA); nel 1947 fu rilasciato e interrogato dagli alleati; fu recluso per un periodo nel campo di prigionia di Afragola ma nel 1947 fu rilasciato dagli angloamericani in Germania in una zona controllata dai sovietici che sarebbe diventato parte della DDR.

Note sui presunti responsabili
Simona Salustri in base alla documentazione raccolta per il processo per i fatti di Casalecchio celebrato nel 2008 – 2009 e per l’appello del 2010 sostiene che Schmidt si consegnò agli americani fornendo loro le mappe con la dislocazione della 16^ divisione SS. Inoltre avanza l’ipotesi che Schmidt, di cui dopo il 1947 non si hanno più notizie in Germania, abbia lavorato per i servizi segreti occidentale in Germania Est dove fu rilasciato (per ammissione della stessa autrice si tratta solo di un’ipotesi difficile da verificare).
Le indagini alleate coinvolsero anche Helmut Looss, maggiore delle SS responsabile del reparto lc della 16^ divisione SS, il reparto maggiormente implicato nella repressione della Resistenza e coinvolto in numerose stragi di civili in Italia. Le indagini avviate negli anni 2000 dalla procura presso il tribunale militare di La Spezia videro iscritti nel registro degli indagati, oltre a Shmidt anche Looss e Max Simon, il generale delle Waffen SS che comandava la 16^ divisione mentre questa era impiegata in Italia. Le indagini su Looss  e Simon furono archiviate dal tribunale militare di La Spezia perché  non fu accertata la morte dei due militari. Looss non fu mai chiamato a rispondere dei crimini commessi in Italia perché alla fine della guerra era riuscito a far perdere ogni traccia di sé e fu creduto morto. Indagini sulla sua attività furono svolte in Germania, ma Looss, anche falsificando il suo nome e il curriculum, riuscì a sfuggire alla giustizia e visse a Brema fino alla sua morte. Simon fu processato a Padova da un tribunale militare britannico che nel 1947 lo condannò a morte. La pena fu commutata in ergastolo nel 1951 e nel 1954 Simon fu scarcerato. Morì a Dortmund nel 1961.

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