1938 - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 1938


20 novembre – Viene inaugurato il nuovo campanile della Chiesa di San Martino, donato dal Commendatore Aristide Volpi
28 ottobre – Terminati i lavori di elettrificazione della ferrovia Casalecchio-Vignola
13 novembre – il tram da Bologna per Casalecchio lascia via Saragozza e passa da via Andrea Costa


20 novembre – Viene inaugurato il nuovo campanile della Chiesa di San Martino, donato dal Commendatore Aristide Volpi

Il restauro del complesso architettonico della Chiesa di San Martino, quasi completato all’inizio del 1937 per quanto attiene alla chiesa, tra il 1937 ed il 1938 interessa anche il campanile che viene spostato dal lato destro, in prossimità del sentiero dei Bregoli, al lato sinistro, più internamente all’area parrocchiale. Lo spostamento del campanile non è un fatto trascurabile per la vita parrocchiale e cittadina perché a quel tempo il suono delle campane rende partecipe tutta la comunità degli avvenimenti sacri e civili. Tutta la vita del paese è regolata dal suono delle campane, attraverso un codice di comunicazione che tutti sanno interpretare e che regola i tempi del lavoro, del riposo e della preghiera. Don Ercolani è ben consapevole dell’importanza del campanile per la vita comunitaria e nel periodo di “mancanza” del campanile, fra la demolizione di quello vecchio e la conclusione dei lavori per quello nuovo, fa collocare le campane in una sorta di piccola cella campanaria su palafitta nei pressi del sagrato in modo che queste possano continuare a svolgere la loro importante funzione e proprio da qui suonano nei tre giorni di consacrazione della  chiesa.
Il nuovo campanile, più grande del precedente in coerenza all’ampliamento della Chiesa, è progettato dall’arch. Luigi Saccenti e donato dal Comm. Aristide Volpe; alto 45 metri ha la cella campanaria sormontata da una snella cupola ottagonale. Il Comune di Casalecchio partecipa regalando l’orologio. La posa della prima pietra avviene il 24 aprile 1938 alla presenza del Card. Nasalli Rocca ed a novembre l’opera è già completata. Poiché il vecchio concerto di campane appare esiguo rispetto alle dimensioni del nuovo campanile, esso viene rimpinguato con nuove campane approntate in maniera impeccabile dalla Fonderia Brighenti. In prossimità dell’inaugurazione le vecchie campane vengono fuse, recuperando kg. 748,600 di bronzo da mescolare al nuovo che si calcola in kg 3072 per le 6 campane previste. Questa pratica, allora considerata normale, oggi non sarebbe accettata perché si tratta comunque di campane antiche, oggetti d’arte con una loro storia e quindi meritevoli di tutela. Le nuove campane arrivano a Casalecchio il pomeriggio del 13 novembre su due carri inghirlandati di fiori e trainati da buoi. Ad attenderli, alla Croce, c’è una folla di casalecchiesi guidata dall’Arciprete e dal Podestà. Nei giorni successivi i bronzi sono issati nella cella campanaria e domenica 20 novembre, il Card. Nasalli Rocca impartisce la benedizione ed il sig. Bicocchi, mastro campanaro, prima si lancia in un tripudio di “doppi alla bolognese” poi, con maggiore delicatezza, fa rintoccare le note della Canzone del Piave. Piove a dirotto, ma tra i parrocchiani, riuniti per l’importante occasione,  la commozione è grande. Anche durante la guerra il campanile di San Martino continua a svolgere la sua tradizionale funzione, con il suono delle campane a scandire i mesi più  difficili per il paese, alternandosi a quello ben più cupo della sirena antiaerea che avvisa dell’imminente inizio, e poi della conclusione, di un bombardamento. Don Carlo Marzocchi è fra le poche figure istituzionali, insieme al Dott.Giovanni Bonani ed al segretario comunale Gigino Ventura, a non lasciare mai Casalecchio durante il periodo della guerra, accompagnando la sua Comunità dalla tragedia alla liberazione. E’ lui stesso, in una intervista rilasciata nel 1986, a raccontarci l’importante ed inusuale ruolo svolto dal campanile tra il 1943 ed il 1945. Con grande coraggio e a rischio della sua stessa vita, Don Carlo nasconde alcuni giovani casalecchiesi nel campanile e nella cupola della chiesa ma anche, in un piccolissimo spazio, quasi inagibile, sopra la cella delle campane, un soldato tedesco disertore, forse a conoscenza dell’aiuto e del nascondiglio dato dal prelato agli altri ragazzi. Quando questo militare arriva spaventato in Canonica Don Carlo gli raccomanda prudenza e lo fa salire sul campanile…poi le mogli e le madri degli altri rifugiati clandestini portano del cibo anche per il nuovo arrivato, condividendo l’operato e la fiducia del parroco per il giovane soldato. Considerando che a poche centinaia di metri vi è il Comando tedesco installato a villa Talon il rischio di essere scoperti è davvero alto ma, fortunatamente, i ragazzi non sono mai trovati.

Bibliografia ed approfondimenti

Campanili e campane di Bologna e del Bolognese / a cura di Mario Fanti ; scritti di Salvatore Baviera ... \et al.!, Casalecchio di Reno : Grafis ; \Bologna! : Cassa di risparmio di Bologna, \1992!

Campanili, campane e campanari di Bologna / Stefanelli don Evaristo, Rovigo : Istituto padano di arti grafiche, [1975?]

Casalecchio di Reno. Una città, la sua storia, la sua anima, a cura di Pier Luigi Chierici, Marco e Angelo Stadiotti, Carnate, Telesio, 2003

La chiesa parrocchiale di S. Martino in Casalecchio di Reno / Pier Luigi Chierici, Casalecchio di Reno : Copisteria punto Service [stampa], [2014]

La Chiesa di San Martino a Casalecchio di Reno : guida alle opere / Chiara Albonico, Bologna : Stampa Arti grafiche Cooperazione, , stampa 2016

Gente di Casalecchio / Carlo Venturi, Bologna : Compositori, c2004

Lunario casalecchiese anni 2005 e 2020; 1995-. - [S. l. : s. n., 1995]- (Crespellano : Delta grafiche [poi] Savignano sul Panaro : Tipolitografia  

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

Internet

https://parrocchiasanmartinocasalecchio.com/

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=64771

 

Chiesa San Martino senza campanile
La Chiesa Parrocchiale di San Martino nel 1935, senza campanile, e con la cella campanaria provvisoria nei pressi del sagrato (Collezione M.Neri)

La Chiesa Parrocchiale di San Martino all’inizio degli anni’40, ormai completata col nuovo campanile a sinistra
La Chiesa Parrocchiale di San Martino all’inizio degli anni’40, ormai completata col nuovo campanile a sinistra (Archivio fotogr. Bibl. C.Pavese) 

 


28 ottobre – Terminati i lavori di elettrificazione della ferrovia Casalecchio-Vignola

La ferrovia elettrica Casalecchio-Vignola, concessa con R.D.896/1930 per sostituire la tranvia a vapore considerata ormai obsoleta, viene inaugurata il 28 ottobre 1938, esattamente a sette anni dall’inizio dei lavori. Questo periodo relativamente lungo si rende necessario per la costruzione delle numerose infrastrutture, prime fra tutte il Cavalcavia a Casalecchio (1933) ed a Savignano il ponte ferroviario a cinque campate in cemento armato sul Panaro, il più lungo d'Italia a quell'epoca. La linea si sviluppa per 24 km., totalmente in sede propria, ed è elettrificata a 3000 Vcc. Sulla tratta sono costruite undici nuove stazioni e a Vignola la ferrovia confluisce in un piazzale comune con la linea proveniente da Modena, gestita dalla SEFTA.
A Casalecchio vengono edificati il deposito-officina, la sottostazione di alimentazione elettrica, la direzione e la linea viene raccordata con la ferrovia Bologna-Pistoia per consentire lo scambio dei veicoli ed il trasbordo delle merci, in prevalenza prodotti agricoli, fra cui le famose ciliegie di Vignola, da fa pervenire alla stazione di Bologna per ulteriore smistamento; a tal fine la stazione viene dotata di piano caricatore e magazzino merci. Il capolinea del tram proveniente da Bologna, dotato di pensilina coperta, è posto in prossimità della stazione, ma al di fuori dell’area ferroviaria, in modo da separare nettamente i due servizi.
Il servizio passeggeri è svolto da cinque elettromotrici Piaggio rivestite in profilato di alluminio, le famose Littorine, e cinque rimorchiate pilota che offrono per ogni accoppiata 126 posti a sedere, in classe unica, e 64 posti in piedi, per un totale di 190 posti complessivi. L’esercizio prevede 8 coppie giornaliere di treni viaggiatori fra le ore 8 e le ore 20. La velocità massima è di oltre 70 km/h ed il percorso è effettuato in poco più di 35 m. quindi, nonostante le numerose fermate intermedie, con un notevole risparmio di tempo rispetto alla tranvia. Per il servizio merci la ferrovia dispone di diversi carri e di due locomotori costruiti dalle Officine della Stanga di Padova con cassa in ferro montata su due carrelli Brill.
Con la linea ferroviaria Casalecchio-Vignola si completa il ciclo di ammodernamento delle ferrovie secondarie; velocità, potenza, modernità e decoro sono gli elementi fondamentali che la caratterizzano e che permettono un notevole aumento del traffico passeggeri e merci da e per Vignola. Il regolare servizio della ferrovia si interrompe nel 1944 quando i bombardamenti aerei alleati la distruggono quasi completamente colpendo anche importanti  infrastrutture come il ponte sul Panaro a Savignano.                          

Bibliografia ed approfondimenti

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi , Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

Casalecchio di Reno: percorsi e immagini della sua civiltà / Dalmonte Polvani Annamaria Bologna : Ponte Nuovo, 1986

Ferrovia Casalecchio Vignola: realta e modellismo, [S.l. : s.n., dopo il 1998]

La ferrovia Casalecchio-Vignola : 28 ottobre 1938-16. E. F. / [Romualdo Fava], Bologna : [s.n.], 1938 (Coop. Tip. Azzoguidi)

Lunario casalecchiese anni 1995 e 2006; 1995-. - [S. l. : s. n., 1995]- (Crespellano : Delta grafiche [poi] Savignano sul Panaro : Tipolitografia  

I primi 50 anni della Ferrovia Casalecchio-Vignola, Bologna : ATC, 1988

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

Storia dei servizi di trasporto dell'Amministrazione Provinciale di Bologna / Fabio Formentin, Davide Damiani, Cortona, Calosci, 2011

Storia dei trasporti urbani di Bologna / Fabio Formentin, Paolo Rossi. - 2. Ed. Cortona : Calosci, 1998!

La strada ferrata a Casalecchio di Reno / Alberto Cavalieri ... [et al.] ; prefazione di Pierluigi Chierici Casalecchio di Reno : Casalecchio insieme, 2012

In treno per Vignola / Maurizio Finelli Bologna : Comune [etc.], 2004                 

Treni e tram 1863-1943 / Cooperativa L'operosa Bologna : Stampa Grafiche Beccari, 1991

Internet

https://www.tper.it/azienda/cronologia

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Casalecchio-Vignola

Inaugurazione della ferrovia elettrificata Casalecchio-Vignola
28/10/1938 - Inaugurazione della ferrovia elettrificata Casalecchio-Vignola alla presenza del Cardinale G.B.Nasalli Rocca, del Parroco di San Martino Don Ercolani, e del Gen.Scimeca Comandante della Div.Fossalta. (Collezione M.Neri)

Arrivo del treno inaugurale a Vignola
Arrivo del treno inaugurale a Vignola (da In treno per Vignola, op.cit, in bibliografia - foto proprietà Archivio Storico ATC)

Littorina in partenza per Vignola
Una Littorina in partenza per Vignola negli anni ‘40 (Collezione M.Neri) 



13 novembre – il tram da Bologna per Casalecchio lascia via Saragozza e passa da via Andrea Costa

Il 13 novembre 1938 l'esercizio della tramvia elettrica Bologna-Casalecchio passa all'Azienda Tramviaria Municipale (ATM) di Bologna. Abbandonato il vecchio percorso su via Saragozza, la linea ordinaria 18 e la linea diretta 19 raggiungono Casalecchio da piazza Malpighi attraverso le vie S. Isaia e Andrea Costa. Le vetture utilizzate sono fra le più moderne esistenti, rimarranno le stesse fino alla dismissione del tram nel 1968, con porte automatiche e sedili orientabili secondo il senso di marcia. Queste vetture, costruite a Bologna nelle officine del tram alla Zucca su progetto delle Officine Stanga di Padova, montano ben quattro motori da 35 cavalli ed un elettrocompressore per la frenatura ad aria che garantisce la massima sicurezza. Restano in funzione fino al 1958 quando vengono sostituite da un servizio di filobus.   

Bibliografia ed approfondimenti

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi , Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

Casalecchio di Reno: percorsi e immagini della sua civiltà / Dalmonte Polvani Annamaria Bologna : Ponte Nuovo, 1986

Lunario casalecchiese 2020; 1995-. - [S. l. : s. n., 1995]- (Crespellano : Delta grafiche [poi] Savignano sul Panaro : Tipolitografia  

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

Storia dei servizi di trasporto dell'Amministrazione Provinciale di Bologna / Fabio Formentin, Davide Damiani, Cortona, Calosci, 2011

Storia dei trasporti urbani di Bologna / Fabio Formentin, Paolo Rossi. - 2. Ed. Cortona : Calosci, 1998

Treni e tram 1863-1943 / Cooperativa L'operosa Bologna : Stampa Grafiche Beccari, 1991

Capolinea tram n. 18
L’arrivo del tram n.18 al capolinea di Casalecchio negli anni ’50 (Lunario Casalecchiese 2020 - Collezione M.Neri)

 

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