Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 1902

23 Marzo – Durante uno sciopero le filatrici della Filanda alla Canonica fondano la Lega di Resistenza

Nella seconda metà dell’ottocento lo scontro tra liberali e socialisti su cui si fonda la questione sociale, cioè il problema delle condizioni di vita e di lavoro degli operai e delle classi lavoratrici in generale, emerge in modo sempre più forte e violento e le rivendicazioni operaie su modalità e tempi del lavoro trovano il loro momento di maggiore espansione. Si sviluppano le  Società di Mutuo Soccorso, associazioni volontarie aventi lo scopo di migliorare le condizioni materiali e morali dei lavoratori nei momenti di difficoltà; tali società si basano sulla mutualità, sulla solidarietà e sono strettamente legate al territorio in cui si formano. Alle Società di Mutuo Soccorso si vanno via via affiancando le Leghe di Resistenza che alla mutualità associano lo strumento rivendicativo dello sciopero, ovvero l’astensione dal lavoro, per rivendicare aumenti di salario, tutela dei diritti e denunciare lo sfruttamento del lavoro femminile e minorile.

All’alba del novecento Casalecchio conta ancora solamente due industrie significative, la Canonica e la Birreria Ronzani, e solo tre imprese impiegano più di dieci operai, quindi il malcontento operaio è diversificato e meglio gestibile. E’ chiaro che le idee socialiste già da tempo si sono diffuse tra la popolazione, specialmente alla fabbrica di canapa, ma la notizia apparsa nel dicembre 1901 sul giornale socialista bolognese La Squilla riguardante il licenziamento di 5 lavoratori della Canonica per simpatie socialiste è la scintilla di una protesta più ampia e di lungo periodo. Nei mesi successivi altri 50 lavoratori vengono minacciati di licenziamento e per solidarietà le filatrici entrano in sciopero durante il quale, nel corso di un incontro tenutosi nel marzo del 1902, le lavoratrici della filanda formano una Lega di Resistenza sia con finalità di solidarietà sia per portare avanti insieme le rivendicazioni per migliorare le condizioni di lavoro in fabbrica: modesti aumenti salariali, riduzione della giornata lavorativa da 12 a 10 ore, reintegrazione degli operai licenziati. In autunno le richieste vengono rigettate dalla Direzione, ne segue un ulteriore sciopero dei lavoratori, che inizia il 20 ottobre 1902 e si protrae per diversi mesi, per poi vederli tornare, da sconfitti, al loro posto di lavoro.      

Bibliografia ed approfondimenti

Argentina Altobelli e la buona battaglia / Silvia Bianciardi. - Nuova ed. ampliata, Milano : Angeli, 2013
Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità / Giuseppe Brini, Bologna, Tamari, 1978

Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento / Alberto Preti, Imola, University press Bologna, 1984

Crisi e trasformazione: strutture economiche, rapporti sociali e lotte politiche nel Bolognese, 1880-1914 Ignazio Masulli, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1980

Famiglia, economia e società : cambiamenti demografici e trasformazioni della vita a Casalecchio di Reno, 1861-1921/ David I. Kertzer, Dennis P. Hogan, Massimo Marcolin Bologna : Il mulino, \1991

Tra passione e professione. Il lavoro della canapa nelle fotografie di un cicloturista: Antonio Pezzoli (1870-1943), a cura di Angela Tromellini, Stefano Pezzoli, Silvio Fronzoni, Bologna, Compositori,  2001

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966