1881 - ::: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (BO):::

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Cronologia di Casalecchio di Reno – anno 1881


26 aprile – Giunge a Casalecchio il veicolo sperimentale a vapore sistema Bollèe
10 maggio – Primo sciopero delle filatrici alla Filanda della Canonica


26 aprile – Giunge a Casalecchio il veicolo sperimentale a vapore sistema Bollèe

Fino al 1881 a Bologna il mezzo pubblico è unicamente costituito dal tram a cavalli. Per chi deve venire a Casalecchio si scende a Porta Saragozza e ci si incammina, o si prende la carrozza, per circa 6 km... ma il 26 aprile uno strano veicolo fumante arriva a Casalecchio: una carrozza a vapore sistema Bollèe. Lo stupore dei presenti è enorme nel veder scendere dal mezzo alcune autorità bolognesi che malvolentieri hanno dovuto partecipare a quel viaggio sperimentale. Com’è arrivato, il “carro a vapore” se ne torna indietro e di quel mezzo pionieristico, e non particolarmente riuscito, non se ne sa più nulla, tuttavia la strada per l’innovazione del trasporto pubblico è ormai aperta.    


Bibliografia ed approfondimenti

Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna / Giuseppe Brini, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli, Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

Regolamento per le vetture omnibus, tram-pavé e simili deliberato dal Consiglio comunale nella seduta del 14 luglio 1882 e attivato col 15 gennaio 1883, Bologna : Regia tipografia, [1882]


La carrozza a vapore sistema bollée (cartolina illustrata dall’autore ed allegata a "Saluti da Casalecchio")
La carrozza a vapore sistema bollée (cartolina illustrata dall’autore ed allegata a Saluti da Casalecchio)


Avviso del Municipio di Bologna per le corse sperimentali della macchina a vapore Bollée (da "Quelli del tramway")
Avviso del Municipio di Bologna per le corse sperimentali della macchina a vapore Bollée (da Quelli del tramway)


10 maggio – Primo sciopero delle filatrici alla Filanda della Canonica

Nel 1856, anno di avvio dell’attività, la Filanda conta 150 lavoratori, ma già un anno dopo salgono a 350 ed all’inizio dell’anno in oggetto gli occupati sono circa 500: il canapificio in quel momento è uno dei primi in Italia per dimensioni, macchinari, produzione e disponibilità finanziaria. Questa forza lavoro è costituita in gran parte da donne e bambini, non solo per la loro naturale manualità richiesta dalla filatura, ma soprattutto in quanto pagata di meno. La maggioranza degli occupati alla Filanda proviene dai Comuni vicini, ma anche da Marzabotto, Vergato e Bazzano con notevole tempo impiegato negli spostamenti. Gli orari di lavoro, 12 ore e mezza escluse le pause, e condizioni igieniche particolarmente dannose alla salute, polveri ed abbondante uso di acqua favoriscono lo sviluppo delle malattie degli occhi, della gola e dei polmoni, rendono la vita dei lavoratori particolarmente difficile.

Queste condizioni di lavoro favoriscono ovviamente il malcontento e l’emergere di rivendicazioni che il 10 maggio sfociano in un clamoroso sciopero di 240 filatrici ad acqua che chiedono un aumento del salario ed una diminuzione delle ore di lavoro. A causa di questo sciopero si interrompe l’intero lavoro della fabbrica. La rivendicazione consiste in un aumento di salario da 15 a 20 soldi al giorno ed una riduzione di venti minuti effettivi delle ore di lavoro. L'evento è talmente inusuale e gravoso di conseguenze che per calmare le operaie e risolvere la situazione devono intervenire il Sindaco di Casalecchio, l’Avvocato Gaspare Ghillini, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, Sig. Pelabruni ed anche il Questore di Bologna, Cav. Formichini che intercedono su Gerente della fabbrica e Consiglio Direttivo della Società a favore delle lavoratrici. Tutto si risolve nell’arco di una giornata perché alla sera l’azienda accetta le richieste delle lavoratrici, nel frattempo ridotte ad un soldo al giorno in più. Alle 5 della mattina successiva le lavoratrici sono regolarmente al loro posto di lavoro. Per fare un paragone la copia di un quotidiano costa proprio un soldo e quindi, a conti fatti, le lavoratrici hanno ottenuto un aumento davvero modesto, corrispondente a circa 4 euro al 2020.


Bibliografia ed approfondimenti

L'archivio storico comunale di Casalecchio di Reno : 1798-1965 : inventario / di Alessandra Di Giovanni e Claudia Vasi, Bologna : Provincia di Bologna, Settore cultura, Ufficio istituti culturali, 2003

"Bologna industriale" / Giorgio Pedrocco, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013

Casalecchio di Reno : una citta, la sua storia, la sua anima / a cura di Pier Luigi Chierici, Marco e Angelo Stadiotti Carnate : Telesio, [2003]

Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento / Alberto Preti, Imola, University press Bologna, 1984

Famiglia, economia e società : cambiamenti demografici e trasformazioni della vita a Casalecchio di Reno, 1861-1921 / David I. Kertzer, Dennis P. Hogan, Massimo Marcolin Bologna : Il Mulino, \1991

Tra passione e professione. Il lavoro della canapa nelle fotografie di un cicloturista: Antonio Pezzoli (1870-1943), a cura di Angela Tromellini, Stefano Pezzoli, Silvio Fronzoni, Bologna, Compositori, 2001

Saluti da Casalecchio di Reno : fatti, luoghi e personaggi del suo passato / Vincenzo Paioli, Bologna : Ponte nuovo, stampa 1996

"La vita economica bolognese nel cinquantennio post-unitario" / Alberto Preti, in E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna

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